Non ci siamo acculturati nel senso classico, né abbiamo scoperto il segreto del baule (anche se magari abbiamo qualche sospetto in più), però ci siamo divertiti a conoscere quello che sui libri non si trova, non si vede e neppure si cerca, con Marco Cavalli succede questo: si entra nell’atmosfera del periodo in questione, la Belle Epoque. Ci ha fatto viaggiare nel tempo alla scoperta di ciò che si cela dietro ad uno scrittore, dentro ai suoi libri, nella sua umanità, nel suo desiderio di innovare. Ecco, chi c'era ha conosciuto un po' di quella persona, di quel Fogazzaro inedito, laureatosi in legge a Padova per compiacere il padre, praticante presso l’avv. Castelli a Milano, anni a Torino dove ha letto riviste di letteratura francese ed ha potuto contaminare le sue idee con le mode culturali francesi. Cosa amava, cosa leggeva, perché abbiamo curiosato anche nella sua biblioteca! Ad esmpio tra i suoi autori preferiti troviamo: Chateaubriand, Heine, Hugo lirico, Goethe. Come i suoi viaggi hanno influito sul suo carattere, chi ha conosciuto e da chi ha tratto spunto per i suoi scritti. Con chi viveva, perché si è sposato con una Valmarana e l’amante che ha avuto, per capire meglio i suoi limiti di uomo.
Marco Cavalli ha tratteggiato un uomo davvero interessante, che non viveva solo nel suo piccolo mondo antico (chiamato così per ironizzare sullo stesso), ma ha saputo ampliare i suoi orizzonti fino ai confini dell’Europa di quel periodo.
Insomma: un vero peccato non aver condiviso l’entusiasmo di Marco Cavalli e degli spritzati;
alla prossima!
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